Ma questa domenica Costa delle Sirene ci condurrà in zona con un comodissimo autobus,andata e ritorno, per giunta non dovremmo attraversare quella che è la zona più trafficata e popolosa, Castellammare-Sorrento, quindi si va. Desideravo da tempo percorrere questo sentiero dei limoni che, secondo le mappe, è un piacevole passeggiata di pochi chilometri tra le limonaie della costiera , partenza da Maiori e fine dritto dritto nella pasticceria di Sal di Riso a Minori ....... per gli amici extra campani la migliore pasticceria d'Italia"lui l'inventore della delizia al limone " un momento di intenso piacere per il palato e per l'anima" Non leggo la pubblicazione dell'evento e solo lungo il percorso mi rendo conto che la passeggiata è diventata un trekking su un percorso di 11 km e 600 di dislivello su circa 500 scalini a salire e altrettanti poi a scendere.
Sicuramente sono percorsi che,con il mio passo, faccio tranquillamente il problema è che sono reduce dalla festa sul Monte Cacume della settimana scorsa dove qualcuno senza volerlo mi ha prodotto una contusione allo sterno, la radiografia non riporta fratture, ma il dolore è costante da giorni e sono sotto antinfiammatori e cortisone...e ha detto tutto.Partenza comoda ci aspetta il bus al parcheggio Brin siamo in parecchi una quarantina, il nucleo duro manca a parte pochi di noi ma ci sono tanti giovani e coppie, nuove conoscenze ,forse nuovi amici.
Viaggio comodissimo,l'autista evita l'uscita di Vietri e imbocca il Valico di Chiunzi praticamente scavalca la collina ed arriviamo direttamente a Maiori.Mi siedo vicino a Paola ci siamo conosciute in un paio di escursioni e chiacchieriamo serenamente di vita e di amori come succede quando due donne simpatizzano Eugenia si siede in prima fila ha problemi con le curve. Arriviamo velocemente ma ci dirigiamo verso un bar del corso per il caffè e per lo stop tecnico prima della partenza . non ci poteva capitare di peggio, il proprietario scortese , un solo bagno da poter usare e mi risponde pure male... bene da cancellare " Bar Oriente" sappiatelo. Anna ci richiama all'ordine il tempo è tiranno ci avviamo verso l'interno, lasciamo il mare ma in fondo sarà sempre nel panorama per la maggior parte del percorso .Inizia la scalinata che finirà praticamente solo al convento di San Michele, attraversiamo la parte alta di Maiori tra panni stesi , campanili ,cupole maiolicate, piantine di basilico, di menta e sette nani in bella mostra " non ci siamo fatti mancare niente" Il caldo inizia a farsi sentire e pure la mia costola non ho voglia di affaticarmi voglio stare bene, ho un impegno a cui non ho nessuna intenzione di mancare per le prossime due settimane , devo riguardarmi.
Anna ci comunica che il percorso base è stato modificato con una variazione verso il convento di san Michele ritorno verso Sambuco e discesa attraverso le ex cartiere per Minori. Km 11 dislivello 500 Liberi chiaramente, chi non dovesse sentirsela, di proseguire per il percorso classico. Decido, in un primo momento di non continuare in salita , come al solito la risento ed oggi con il dolore anche di più ,con me qualcun altro tra cui Eugenia e Antonella e qualche altra persona. il caldo è tanto, la scalinata bella tosta e la voglia di fare un bagno non è meno impellente
Alla fine abbiamo percorso tutta la deviazione fino alla chiesa, fino a Sambuco, poi giù verso Maiori e siamo anche riuscite a fare un tuffo.Ancora scale attraversando terrazzi di limoni,il profumo intenso delle zagare e quello delle ginestre in fiore. Il mare attraverso le limonaie e Minori come un gioiello incastonato nella costiera, un albero di gelsi che spunta da un terrazzo ci regala i suoi frutti buonissimi e poi mangiati praticamente dall'albero Siamo immerse nella natura, rallento la salita è faticosa faccio compagnia ad Antonella anche lei un tantino in difficoltà ma ci stiamo godendo la natura, l'aria buona ed anche il silenzio, gli altri sono avanti. Antonio resta con noi, nei gruppi seri indietro resta sempre anche un responsabile oggi tocca a lui, anche per questo ho deciso di percorrere solo sentieri relativamente tranquilli ed in fondo questo lo è, non mi va di rallentare tutti.
Sui percorsi in piano riesco anche a percorrere 30 chilometri, un diesel, i dislivelli li patisco assai e non ho voglia di stressarmi. Esco la domenica per stare bene, l'Hard Trek non mi interessa" ho già una vita sufficientemente Hard" Antonella ed io adesso ci stiamo godendo il bosco di pini marittimi il profumo è intenso come è intenso il verde del sottobosco, felci ed arbusti, manca la macchia mediterranea ma quella si trova sui sentieri pietrosi e assolati. In alto scorgiamo la piccola cappella di san Michele il gruppo è già arrivato, sta facendo foto e si è pure rifocillato.
I ritardatari di solito si trovano nella condizione di non riuscire a fare nulla di tutto questo perchè gli altri stanno già ripartendo...ma è così...Stavolta ci toccano 5 minuti riesco a fare un paio di foto ed una telefonata e poi decido di proseguire ancora, ci sarebbe stata la possibilità di tornare indietro verso il mare ma sinceramente la parte tosta me la sono fatta tutta ,adesso c'è il sentiero in quota e poi il nostro pranzo al sacco tutti insieme in compagnia non posso mancare. ci fermiamo alla fattoria della sorella di Aniello nostro compagno di escursione che vive in zona ,squisiti lui e la sorella che ci omaggiano di un magnifico formaggio di loro produzione , vino che è uva premuta e pure il caffè. Un momento di pausa alla grande.Si riprende adesso è tutto in discesa attraverso le scale che passano tra i ruderi delle cartiere.
Mi viene in mente che quel percorso l'ho già fatto a scendere ed a salire, ma era un uggiosa giornata di Gennaio e all'arrivo trovammo una paese deserto , una lieve pioggerellina e sinceramente tanta malinconica..il mare d'inverno è bellissimo ma i luoghi di vacanza no. La discesa è veloce ,cammino per la maggior parte del tempo sola mi accompagna il rumore dell'acqua del ruscello che una volta alimentava i mulini delle cartiere, attraverso i ruderi, sento l'odore delle pietre umide, del muschio e di angoli che raramente accolgono il sole.Penso a quanto sia semplice distruggere in pochi anni artigianato culture ed eccellenze, sopraffatte dalla modernità. Meno male che la carta d'Amalfi si produce ancora, magari non come una volta, ma si vende ancora ed è bellissima e poi è la carta delle mie partecipazioni di nozze ,si usava e si usa ancora, comunque il matrimonio non è durato a prescindere dalla bellissima carta.Attraversiamo la parte alta del paese tra i giardini carichi di buganville, terrazzini deliziosi affacciati sulla strada ed in lontananza uno spicchio di mare. Sono le 3 del pomeriggio ci disperdiamo ,si decide in autonomia appuntamento alle cinque con il bus che ci riporta a Napoli. Eugenia, io ,Paola ed Antonio ce ne andiamo sulla spiaggia , veloce cambio per il costume ed il primo bagno della stagione in un acqua gelata che mi rimette al mondo. Giusto il tempo di rilassarci e ci rivestiamo Sal di Riso mi aspetta e la sua delizia al limone, decidiamo di sederci in fondo c'è tempo. Finisco per prendere un sorbetto di fragole con croccante di mandorle e cioccolato venezuelano al 72% "squisito e forse di più un attacco di libidine". Purtroppo non ci siamo rese conto che l'affluenza nella pasticceria aveva creato anche una fila allucinante per il bagno,pochi minuti di ritardo praticamente neanche cinque e già c'erano i vigili pronti per la multa, ma siamo andati via in tempo. viaggio tranquillo senza traffico attraverso il valico, Anna ci racconta delle prossime escursioni, qualcuno sonnecchia e altri fanno amicizia.















































